Ratti morti, siringhe, rifiuti, fondaci assaltati: le foto choc di Piazzetta del Sole. I residenti al sindaco: «Togli il giardino» GUARDA

TERAMO – L’idea non è peregrina, ma rivela anche tutta la disperazione di chi non ce la fa più, rischia tutti i giorni che rincasa e tiene ad un angolo tra i più preziosi del centro storico: eliminare il giardino di Piazzetta del Sole, per ripristinare il vecchio piano a raso e magari destinarlo a parcheggio. I residenti di qui, sono in piena rivolta e ne hanno tutte le ragioni. A due passi dal Duomo, questa bomboniera il cui recupero è fallito miseramente per l’incuria dell’amministrazione e il disinteresse di chi dovrebbe pianificare la sicurezza, è diventato non solo il mercatino della droga, gestito alla luce del sole e davanti a tanti occhi che non vedono, ma soprattutto una discarica. Che se fosse limitata però a qualche cestino ricolmo di rifiuti – perchè anche la Teramo Ambiente sembra aver dimenticato questa zona del centro -, tanto quanto. Invece le fotografie che sono state scattate oggi da cittadini inferociti e fatte circolare sui social, ci raccontano – per chi ha stomaco per guardarle – carcasse di ratti più grossi di un gatto, morti da poco o vicini alla putrefazione, residui di banchetti, escrementi e chi più ne ha… E che dire dei fondaci con gli ingressi sfondati per trasformarli in dormitori o rifugi per tossicodipendenti o senzatetto? Tutta realtà, della quale pochi hanno orecchie per ascoltarla. Un esempio? Le immagini sono state scattate in mattinata, e nonostante diverse telefonate all’intero creato delle forze del’ordine e dei gestori dei servizi, tuttora, mentre scriviamo, nessuno ha toccato nulla e chissà per quanto altro tempo sarà così. Tralasciando per un attimo soltanto l’aspetto dell’ordine pubblico (ma c’è chi si lamenta anche in questo caso a ragione, dell’affollarsi di giovani, giovanissimi e migranti, tutti indaffarati a scambiarsi stupefacenti), qui la salvaguardia della salute pubblica è preminente. Ed è argomento che riguarda direttamente il sindaco, quale tutore e maggiore autorità sanitaria cittadina. I residenti gli hanno chiesto un incontro urgente, che forse si farà la prossima settimana, sta per partire una raccolta di firme e forse anche qualche esposto. Ma intanto? Chi tutela i tanti bambini che qui provano a giocarci, gli anziani che vorrebbero intrattenersi su una panchina, i residenti che al rientro in casa non vorrebbero rischiare di essere aggrediti da un ratto o da qualche tossico, i teramani che vorrebbero usfruire di uno spazio antico e storico di questa città?